Pinsa Romana

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Pinsa Romana: una delizia croccante ed una farcitura gourmet

La Pinsa Romana ha conquistato il palato di molti con la sua irresistibile croccantezza all’esterno e la sua morbidezza all’interno. Questa specialità romana si distingue dalla classica pizza per il suo impasto particolare e la sua forma ovale allungata. Il termine “pinsa” deriva dal latino “pinsere”, che significa “schiacciare”. Questo nome evoca proprio il gesto di stendere l’impasto con le mani per ottenere quella forma unica e irregolare che caratterizza la Pinsa Romana.
Di seguito vi propongo la mia personale ricetta della Pinsa Romana che è una variante al classico impasto. Sono sicuro che una volta provata, vi sorprenderà.

Pinsa Romana: la ricetta

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La magia della Pinsa Romana risiede nel suo impasto. Realizzato con un mix di farine speciali, un’alta idratazione e a una lunga lievitazione (che può arrivare anche a 72 ore!), restituisce come risultato una consistenza unica, con una crosta croccante e un cuore soffice e alveolato. Nella ricetta che vi propongo useremo ben 5 Ferine (Semola rimacinata, Farina di riso, Manitoba, di farro e Farina 0).

  • Tempo di Preparazione20 min
  • Tempo di Cottura30 min
  • Tempo di Riposo18 hr
  • Tempo Totale18 hr 50 min
  • Porzioni4
  • Costo TotaleModerato
  • StagioneTutte
  • DifficoltàFacile

Ingredienti

Per l’impasto

  • 300 gr Semola Rimacinata
  • 300 gr Farina Manitoba
  • 200 gr Farina di Farro
  • 125 gr Farina 0
  • 75 gr Farina di Riso
  • 800 ml Acqua
  • 25 gr Sale
  • 5 ml Olio extravergine di oliva
  • 3 gr Lievito di birra in polvere

Per la farcitura

  • 120 gr Tonno a trancio (sott’olio)
  • 4 – 5 Cipolline Borettane (sott’olio)
  • 100 gr Stracciatella di bufala
  • Qb Alici
  • Qb Maionese allo yogurt
  • Qb Capperi sott’aceto

Istruzioni

1

Per prima cosa, pesate le farine e versatele nel cestello dell’impastatrice. Aerate le farine con le mani, mescolandole bene. Aggiungete il lievito. Avviate l’impastatrice e versate poco più della metà dell’acqua. Nella restante acqua sciogliete il sale e versatela lentamente sino a completo assorbimento. A questo punto completate con l’aggiunta dell’olio.   

2

Quando l’impasto risulterà molle, interrompete l’impastatrice e fate risposare l’impasto per 20 minuti. Successivamente, ungete le mani con poco olio e effettuate alcune pieghe dell’impasto, completate l’operazione creando un panetto compatto e liscio. Adagiate il panetto in una ciotola capiente bagnate con poca acqua o olio, coprite con della pellicola trasparente e tenete in frigo per almeno 13 ore. Io preparo l’impasto la sera prima in modo da sfruttare la notte per la maturazione dell’impasto a bassa temperatura.

3

Trascorse le 13 ore fate stemperare a temperatura ambiente per 3 ore. A questo punto l’impasto sarà raddoppiato e potete effettuare lo staglio dei panetti (4) e dare la forma alle pinse, stendendole su della carta da forno e usando i polpastrelli.
Lasciate riposare per altre 2 ore e poi procedete con la cottura: 7 minuti – Forno Ventilato – 260°C parte bassa + 3 minuti nella parte alta (per dare ulteriore croccantezza superficiale).  

4

La farcitura si fa post cottura. 
Sgocciolate il tonno e le cipolle (che taglierete a sottili fettine). 
Disponete i tranci di tonno e le cipolle sulla Pinsa, aggiungete i capperi e le alici, in ultimo versate la stracciatella di bufala e per dare un tocco in più, potete aggiungere della maionese allo yogurt che donerà un contrasto acidulo alla dolcezza della stracciatella. 

La Pinsa può essere farcita in tantissimi modi diversi, ad esempio con la mortadella e la burrata, oppure con lo Speck, Rucola e scaglie di Grana, insomma, c’è ampio spazio per la creatività e i gusti personali, vi consiglio di provare!

Pinsa alla romana: gli aspetti chiave

Come abbiamo già anticipato, il segreto della Pinsa romana sta nell’impasto. Innanzitutto parliamo di un impasto molto idratato (circa 80%) e un tempo di riposo prolungato, durante il quale l’impasto sviluppa i suoi aromi e la sua leggerezza. Alcuni mastri Pinsai lasciano lievitare l’impasto anche per 72 ore, garantendo così una fragranza e una digeribilità senza pari.

Abbinamenti: cosa bere con la Pinsa Romana

Abbiamo visto come realizzare un ottima Pinsa, ma cosa possiamo bere? Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Birra: è un abbinamento classico con la pizza e la Pinsa Romana non fa eccezione. Scegliete una birra bionda o una lager fresca e dal gusto leggero, che non copra il sapore della pinsa. Se la pinsa ha un condimento saporito, potete optare per una birra più ambrata o una rossa.
  2. Vino: un bianco fresco e frizzante come un Prosecco o uno spumante rosé è un’ottima scelta. Per le Pinse con condimenti più elaborati, potete abbinare un vino bianco fermo dal corpo medio, come un Vermentino. Se amate i vini rossi, un Pinot Nero può essere un buon accostamento.

    A te la scelta!

Conclusione

La Pinsa Romana è molto più di una semplice pizza. Con la sua base leggera e croccante e una miriade di deliziosi condimenti è destinata a conquistare il cuore e il palato di chiunque abbia il piacere di assaggiarla. Quindi, cosa aspetti? Metti anche tu le mani in pasta e crea la tua Pinsa perfetta! E non scordare, metti Like se la ricetta ti è piaciuta e lascia un commento per dirmi com’è andata!

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